sabato 15 giugno 2013

"Piccola Opera" Macerata- Giovedì 1° Agosto

Vi segnalo una bella iniziativa promossa Dall'associazione "Nati per leggere" in programma per il 1°agosto.


In collaborazione con Macerata Musei

Le FIABE dell'OPERA LIRICA raccontate ai bambini
giovedì 1° agosto 2013 alla ore 21.30

Biblioteca Mozzi Borgetti a Macerata
con i Lettori e le Lettrici Volontarie di "Nati per Leggere a Macerata"
adattamento e regia di  ELENA CARRANO
allestimento scenico e luci RAHUL BERNARDELLI
organizzazione generale ERMINIA FANTETTI
INFO    npl.leggerefamiliare@comune.macerata.it




















Io penso che, nella complessa realtà in cui si trovano a vivere i nostri figli, raccontare storie per trasmettere valori positivi sia un motivo più che valido per decidere ogni giorno di aprire una pagina di un libro.
Per questo vi consiglio di lascirvi due minuti di tempo libero e leggere questa interessante riflessione della Dott.ssa Elena Carraro


"Noi adulti possiamo leggere o raccontare storie ai bambini con tre principali differenti finalità. L’una, buona e arricchente, è quella di far entrare i bambini in contatto con la verità delle esperienze fondamentali della vita (nascita, vita, morte, amore, gelosia, invidia, bisogno di attaccamento, bisogno di andarsene per esplorare il mondo, speranza, frustrazione, rabbia, rivalità, gratitudine, tenerezza, sorpresa, piacere della scoperta, piacere di nuove conoscenze, diffidenza, dolore per la perdita di cose e persone, piacere del ritrovamento, fiducia, felicità, paura, angoscia impotente, soddisfazione, successo, sconfitta, noia…).La seconda finalità (che, con termine rigoroso, possiamo chiamare “performativa”) è quella di far fare delle cose ai bambini. Per esempio: ti racconto una storia per distrarti, così mangi tutto quello che voglio io, contro la tua volontà.La terza finalità, infine, è quella di confondere il bambino con falsità, per esempio: raccontandogli la storia della cicogna che porta i neonati; o quella del nanetto che avrebbe rubato il ciuccio che non si trova più, perché magari siamo stati indotti a nasconderlo da un qualche fanatico dell’ortodonzia.Raccontare, dunque, per esprimere e arricchire la conoscenza emotiva di sé, degli altri e della vita, da un lato; raccontare per confondere o per far fare qualche cosa che altrimenti non farebbe, dall’altro lato. Verità, menzogna e potere.In posizione intermedia si colloca il RACCONTARE PER TRASMETTERE VALORI(onestà, sincerità, generosità, responsabilità, coraggio, altruismo, laboriosità, astuzia, perseveranza, solidarietà, avventura…), e per sanzionare disvalori (ingordigia, invidia, ira, sprovvedutezza, inganno, superbia, viltà, doppiezza… ).A questo punto, lascio a voi il compito di ricordare almeno una fiaba per ogni emozione, valore o disvalore che vi ho citato come esempio."Elena Carraro








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